Una “Caramella” contro la PEDOFILIA
In questo ultimo decennio le notizie tragiche su scandalosi casi di abuso sessuale a danno di minori registrano una sensibile crescita; infatti, dal 1996, anno in cui tutto il mondo ha saputo dello scandalo del Belgio, l’opinione pubblica internazionale ha preso maggiore coscienza di un fenomeno storicamente taciuto.Proprio da dieci anni opera l’Associazione nazionale contro la pedofilia e pedocriminalità “La Caramella Buona Onlus”, organizzazione particolarmente specializzata nell’assistenza alle vittime di abusi e nell’offerta di momenti formativi per operatori professionali.L’Associazione crede fortemente nell’informazione corretta e nella formazione qualificata quali strumenti preferenziali di prevenzione delle diverse forme di reati ai minori e della pedofilia in particolare. Se, giustamente e nel pieno rispetto dei ruoli, della repressione in specifico se ne occupano le Istituzioni pubbliche, gli organismi investigativi, la magistratura, l’utilità concreta di una struttura di volontariato come “La Caramella Buona” è proprio quella di fare da tramite fra i cittadini / persone vittime dei reati e le Istituzioni stesse. Facilitare l’approccio alle Aule di un tribunale è fondamentale per famiglie che, spesso, si sentono abbandonate da tutto e da tutti. Le vittorie nei TribunaliLa preparazione professionale delle persone che operano nell’Associazione, unitamente ad una forte componente di sensibilità umana, fanno sì che “La Caramella Buona” sia attualmente la prima ed unica associazione del genere in Italia ad aver vinto, come parte civile e difensore delle piccole vittime, due importanti e complicati processi penali che hanno portato alla condanna dei pedofili a quindici e a sei anni di reclusione più le pene accessorie. In particolare, il primo processo vinto riguarda un importante caso internazionale (Tribunale di Reggio Emilia, Dicembre 2005, Avv. Donatella Ferretti).Il secondo procedimento è stato vinto, nel gennaio 2006, al Tribunale di Modena: un padre condannato per pesanti abusi sul figlioletto e sulla madre/moglie.Attualmente i legali dell’Associazione (con il consulente criminalista Dante Davalli), si stanno occupando di altri procedimenti penali, compreso il prossimo caso dei bambini rom sfruttati nell’operazione “Fiori nel fango” a Roma.La struttura dell’Associazione è articolata in diversi settori operativi: l’assistenza diretta alle vittime (compresa consulenza psicologica a persone che solo da adulti trovano la forza di parlare del loro tragico passato), incontri nelle Scuole con bambini, genitori ed educatori, pubblicistica specializzata per bambini e manualistica professionale, progetti internazionali (una ventina di bambini assistiti nello Sri Lanka e un progetto sostenuto dal Presidente del Brasile Lula a Rio de Janeiro, riguardante la scoperta di una fossa comune con i corpi di tanti bambini scomparsi nel giro della prostituzione minorile e del traffico di organi), i rapporti con la stampa (RAI , MEDIASET e UNOSAT SKY 862 sono spesso partner), formazione qualificata anche per operatori di Polizia (partner scientifico ICAA del Prof. Marco Strano). La sede di Roma, col vicepresidente Sandro Compagnoni, da tre anni si adopera sul territorio e raccoglie oltre duemilacinquecento sostenitori, con forte attività istituzionale nella capitale, mentre la sede storica di Reggio Emilia, gestita da Nadia Albieri, ramifica le attività nazionali con oltre quindicimila associati.Per la PenitenziariaSulla capitale e successivamente a diffusione nazionale, “La Caramella Buona Onlus” sta proponendo al DAP Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria un percorso formativo dedicato alla Polizia Penitenziaria, sul trattamento del pedofilo in carcere. Da ricordare che rappresentanti dell’Amministrazione sono frequentemente presenti ai numerosi convegni che “La Caramella Buona” organizza periodicamente.L’Associazione ritiene che la figura dell’operatore di Polizia Penitenziaria sia primaria nel trattamento di un detenuto così particolare come il pedofilo e si intende offrire maggiore conoscenza, scientificamente corretta, a figure professionali non sempre adeguatamente considerate malgrado il loro qualificato e delicato ruolo.In nome della LeggeUna caratteristica della “Caramella Buona” e delle persone che vi operano, è quella di leggere attentamente i fatti della cronaca quotidiana e le esigenze dei professionisti che, appunto per lavoro, dovrebbero avere maggiori conoscenze e maggiori strumenti per affrontare al meglio la prevenzione (e la repressione) dei reati ai minori. Considerate queste esigenze l’Associazione, unitamente ai propri partners, studia possibili “soluzioni” da offrire agli operatori interessati: ecco quindi i corsi di criminologia, gli studi con i medici pediatri, gli approfondimenti con e per gli avvocati (l’illustre legale Nino Marazzita è presidente onorario e Roberto Mirabile presidente nazionale), i percorsi formativi per le Polizie Municipali.Diverse volte è capitato che, da un fatto criminoso avvenuto sul territorio, l’Associazione abbia poi studiato qualche forma di maggiore attenzione sul fenomeno, sollecitando anche le sinergie collaborative fra Istituzioni. Solo come esempio concreto, da un capoluogo emiliano un pedofilo recidivo (come praticamente quasi tutti questi personaggi), si era trasferito in un paese della provincia, distante una quindicina di chilometri. Solo l’osservazione attenta di un collaboratore dell’Associazione, operatore della Polizia Locale, ha permesso di identificare la persona, creare intorno ad essa una “rete di attenzione” particolare, con ottimo lavoro di équipe fra le varie istituzioni e forze di Polizia, arrivando all’arresto in flagrante, evitando l’ennesimo abuso di un minore, nello spogliatoio di una piscina pubblica. Questo episodio ha portato alla creazione del Progetto Pollicino (sostenuto anche dalla Regione Emilia Romagna), per la riqualificazione delle Polizie Locali e lo sviluppo di buone prassi fra organismi investigativi.Tutto, sempre e comunque, nell’ottica della piena tutela dell’infanzia, patrimonio dell’umanità e in nome della legge.Le proposte legislativeEd è proprio a livello legislativo che “La Caramella Buona” esercita una pressione incisiva. La Legge italiana, pur essendo riconosciuta come particolarmente attenta e severa nel panorama giuridico internazionale, presenta delle lacune importanti, nel settore della pedofilia e degli abusi sessuali in genere.Solo da gennaio del 2006 è in vigore la legge che prevede l’interdizione perpetua del pedofilo dai luoghi di lavoro frequentati prevalentemente da minori. Se pensiamo che, fino a pochi mesi fa, questi pericolosissimi criminali potevano tranquillamente tornare a lavorare a contatto con le loro prede…Ora si sta lavorando, con la consulenza dell’Avv. Giulia Bongiorno, ad una proposta di inasprimento delle pene e alla “tracciabilità” del pedofilo, ovvero uno strumento che permetta una forma di obbligo di segnalare i cambi di residenza alle caserme dei carabinieri competenti per territorio. Il motto della Caramella Buona Onlus è “Per crescere, un bambino deve restare un bambino”: il compito di noi tutti adulti è far sì che questo si avveri, sempre.